Domande frequenti
D. OGNI QUANTO TEMPO SI FA LA “PULIZIA” (ablazione del tartaro)?
R. Dipende dal paziente. La cadenza dei controlli periodici viene personalizzata in base alla quantità di tartaro formata dal paziente, alle sue abitudini alimentari e non, alla sua destrezza e assiduità nel pulire i denti, all’utilizzo o meno di presidi per la pulizia interdentale e alla presenza di manufatti protesici.
D. Perché molti sportivi utilizzano un bite durante le gare?
R. Perché hanno visto migliorare la qualità della loro prestazione.
D. Ogni quanto va fatta una visita di controllo dal dentista?
R. Di norma si consiglia una visita ogni 6 mesi. In base poi alle caratteristiche, alle abitudini del singolo paziente e alla sua capacità nel tenere puliti i denti, si deciderà se fare o meno l’ablazione del tartaro (“pulizia”) e con quale tempistica.
D. Lo sbiancamento è dannoso per i denti?
R. Non lo è, se non viene fatto troppo frequentemente.
E’ comunque da preferire l’home bleaching (sbiancamento domiciliare) che, applicando un gel durante la notte con delle mascherine preparate rilevando un’impronta delle arcate dentarie, consente uno sbiancamento più lento ma progressivo, quindi meno aggressivo per lo smalto.
Gli sbiancamenti praticati in studio, permettono di ottenere il risultato in un’unica seduta, ma utilizzano gel più concentrati abbinati ad un’attivazione luminosa e sono quindi più aggressivi. Il risultato immediato può essere inoltre illusorio per la disidratazione del dente.
D. E’ meglio conservare un dente o estrarlo e posizionare un impianto?
R. Meglio del dente naturale non esiste niente.
Certo bisogna evitare di mantenere un dente all’estremo, se può essere controproducente per i denti contigui o se il suo recupero richiede una spesa troppo elevata per la probabilità di successo e se la prognosi nel tempo non è favorevole.
D. E’ indicato l’uso del bite per chi digrigna i denti?
R. Lo e’ sicuramente , perché oltre ad avere un effetto rilassante sulla muscolatura, ha anche la funzione di preservare la sostanza dentale dall’usura dovuta allo sfregamento delle superfici dentarie.
D. Le otturazioni in amalgama fanno male alla salute?
R. Non è mai stata dimostrata una patologia correlata alla presenza dell’amalgama d’argento nella bocca del paziente.
Sconsigliabile è avere nel cavo orale due metalli diversi (es. oro e amalgama d’argento).
Non esiste ancora oggi nessun altro materiale che consenta, in un’unica seduta, di ottenere un risultato così valido e duraturo nel tempo. Per motivi anche estetici, oggi molti pazienti la accetterebbero con difficoltà.
Bisogna invece prestare molta attenzione durante la rimozione dei restauri in amalgama, perché è proprio in questa fase che i vapori di mercurio potrebbero, in linea teorica, risultare dannosi.
Nelle bocche di pazienti con restauri multipli meglio evitare di sostituire tutti i restauri contemporaneamente.E’ consigliabile farlo in tempi diversi.
D. Cosa si può fare per la sensibilità dentale?
R. Tutt’ora esistono solo dei palliativi.
Utilizzando però un insieme di accorgimenti la situazione può migliorare molto. Una corretta metodica di spazzolamento, l’utilizzo di un dentifricio specifico e l’applicazione di sostanze desensibilizzanti possono ridurre notevolmente la sensibilità.
D. Sentirò male durante la seduta?
R. Non esiste paziente refrattario all’effetto degli anestetici locali. Se un’anestesia non è sufficiente a garantire un trattamento indolore, è dovere dell’operatore praticare ulteriormente una o più infiltrazioni.
Certo presentarsi dal dentista già fortemente doloranti, dopo ascessi ripetuti o con tessuti molto infiammati, crea un maggiore ostacolo all’azione dell’anestetico.
D. E’ vero che durante la gravidanza si possono perdere i denti?
R. Non c’e’ niente di più falso.
Lo stato di gravidanza può peggiorare dei problemi già esistenti. Quindi la cosa importante è presentarsi a quell’evento nelle migliori condizioni generali di salute.
Anche per il cavo orale meglio evitare di avere in corso processi cariosi, infiammazione gengivale, infezioni ecc.
Il trimestre centrale è quello più indicato per i trattamenti alla poltrona.
D. E’ dannosa l’ablazione del tartaro per lo smalto?
R. Un’ablazione del tartaro fatta da personale adeguatamente preparato, utilizzando in maniera corretta gli strumenti dedicati, non può danneggiare lo smalto.
Certo meglio evitare pulizie con un intervallo inferiore ai 3/4 mesi, istruendo e motivando il paziente ad una corretta igiene orale.
La presenza del tartaro che da sopragengivale si insinui sottogengiva, rappresenta invece certamente un pericolo per i tessuti sia duri che molli.
E’ falso che il tartaro non sia da rimuovere “perché tiene insieme i denti”, come purtroppo ad alcuni pazienti è stato raccontato.
D. Il fumo è dannoso per i denti?
R. Il fumo è dannoso per tutto l’organismo, quindi anche per il cavo orale.
Rende poi molto più evidente la presenza del tartaro pigmentandolo e predispone alla malattia parodontale.
I protocolli implantari consigliano addirittura la sospensione del fumo nelle settimane a cavallo dell’intervento.
D. Dottore, ho la piorrea?
R. La piorrea significa letteralmente la fuoriuscita di pus dalle gengive. E’ lo stadio terminale della malattia parodontale che porta inevitabilmente, se non curata, alla perdita degli elementi dentari.
D. Cos’e’ il sondaggio parodontale ?
R. E’ una sorta di mappatura della profondità di sondaggio del solco gengivale, che si effettua attorno al dente con una sonda calibrata.
E’ normale fino a 3/4 millimetri, oltre questa misura diventa necessario intervenire.
D. Cos’è una tasca parodontale?
R. Vedi al cap. parodontologia.
D. Il mio mal di schiena può dipendere dai denti?
R. Il mal di schiena può avere diverse origini. Una volta valutata la colonna vertebrale con una visita specialistica e delle indagini mirate, è consigliabile effettuare anche un controllo odontoiatrico.
Problemi a livello del sistema cranio-cervico-mandibolare infatti, possono ripercuotersi sull’equilibrio posturale di tutto il corpo.
L’equilibrio della dentatura, delle articolazioni e dei muscoli, mette quindi al riparo da problemi generali e migliora le performance del corpo umano.